
Artur Spanjolli
Arian, Tori, Paul, Ferdinand, Kledi e Alex sono sei amici, sei giovani artisti albanesi arrivati a Firenze dopo la fuga dalla loro patria. In mancanza di un’alternativa migliore, tirano a campare lavorando come ritrattisti abusivi in piazza del Duomo, alle prese con la solitudine, la xenofobia e le difficoltà pratiche che devono affrontare gli immigrati. La Firenze dei protagonisti di Spanjolli è una città snob e popolare, diffidente e generosa allo stesso tempo, una realtà dalle mille sfaccettature in cui convivono artisti mancati, intellettuali, poeti, barboni, sbandati, stranieri dall’italiano maccheronico e folle di turisti in coda davanti ai monumenti. Romanzo scritto con leggerezza senza però essere leggero, il titolo offre un’istantanea della vita artistica della città, con i suoi problemi, i suoi eccessi, le sue follie.