
Orazio Patti
I lagunari del sistema d’acqua del Wémè-Nokué, nel Sud del Bénin, sono il riferimento antropologico vivente che testimonia come e perché, agli inizi del XVIII secolo, prese avvio la “costruzione” di una nuova società in Africa sub-equatoriale. La pressione esercitata dalla ferocia della tratta degli schiavi e l’opportunità di rifugio individuato dalla comunità all’interno del ciclo dell’acqua, furono i principali input di quegli anni che diedero vita ai villaggi palafitticoli di Aguégués, disegnando una nuova geografia antropologica della regione. La storia e la geografia, unitamente all’antropologia e all’archeologia delle comunità d’acqua, si riflettono nello specchio ponendo in primo piano realtà che, nella loro contemporaneità, si riconoscono intrecciate sul filo delle perle di pasta vitrea e delle palafitte.