Orixas

Il diavolo Exu, la bella e irascibile Iansà, Oxun la vanitosa, Ogum il battagliero, Xango l'intellettuale, e poi la saggezza di Oxalà, la femminilità di Iemanjà, l'estro creativo di Oxumarè... Nel quadro contemporaneo di un viaggio turistico in Brasile (viaggio come se ne fanno oggi, di quelli supersonici e superficiali), i partecipanti di un gruppo vacanze alla ricerca del non facile dialogo tra loro ancor prima di quello con se stessi, si incontrano, si accompagnano, si amano, si fuggono. Ma senza saperlo, i protagonisti del racconto ricalcano i tratti marcati e indelebili delle mitiche figure delle più antiche leggende del Brasile. E questa la chiave narrativa -da cui traspare un intenso e personale legame con l'universo brasiliano -che Lisa Ginzburg sceglie per introdurre il lettore nel magico mondo degli Orixàs Le leggende provenienti dall'Africa, raccolte nel corso di numerosi viaggi dall'etnografo francese Pierre Verger, vengono così proposte per la prima volta al lettore italiano ne11a traduzione d'autore de11a stessa Ginzburg. Collere, ricompense. Litigi. Amori. Fughe solitarie. Improvvise alleanze, in un itinerario tra il mitico e il poetico, che aiuta ad addentrarsi in un cultura che intende la natura umana come forza primigenia, inoppugnabile verità elementare. Dove il reale è luogo di incontro tra le diverse inclinazioni di ciascuna tipologia "naturale", e gli avvenimenti nient'altro che il variegato mosaico di incroci possibili. Le "leggende africane" di Verger sono storie che arrivano da molto lontano, a regalarci una grande lezione di semplicità, e insieme un omaggio a quel che delle nostre azioni, ne11a lo verità più incontrollata, resta sempre inspiegato.