
Giuseppe Di Pace
In una Bari tratteggiata a tinte fosche, l’omicidio di un barbone nella città vecchia sconvolge l’esistenza del commissario Rinaldi. Da qui si snoda un serrato noir “girato” tra la Puglia e l’Estonia, sospeso tra il dolore sempre vivo di un esodo (quello istriano) troppo presto cancellato dalla memoria collettiva e la vergogna di un presente dimenticato in vecchie case di una periferia anonima. Un’ispettrice dal passato inconfessabile, una prostituta orgogliosa, uomini coraggiosi e persi… L’animo umano messo a nudo, scarnificato. Un atto d’amore per la propria terra, profondo e incondizionato. Nel bene e nel male.