
Lucio Iaccarino
Dopo anni di intensa attività, un anziano professore inglese di Scienza politica va in pensione, costringendoil suo assistente universitario al precariato. Appena prima di partire per l’Inghilterra,il maestro decide di lasciare al suo discepolo un divano bianco. Il giovane comincia così unviaggio nei salotti della Napoli bene, in cerca di una degna sistemazione per l’oggetto ereditato. La ricercadiventa l’occasione per rileggere alcuni capitoli della storia sociale e politica napoletana: da Lauro a Gava,agli «opachi anni ottanta», per finire con il disincanto della Iervolino e il disastro dei rifiuti.Se Saviano ci ha accompagnato nel ventre delle periferie degradate e del sistema della camorra, Iaccarinoci racconta un’altra Napoli, quella istituzionale, quella del potere politico. Scrutando nelle maglie più nascostedella città, il libro – che si sviluppa in modo ibrido tra narrativa, finzione e dettagliato reportage sociale,una sorta di memoir di formazione intellettuale – illustra i motivi di complicità che legano la societàcivile all’illegalità, riflettendo sulle debolezze politiche e sulle possibili vie per risollevare le sorti della città.