
Marco Tirelli
Il volume, realizzato in occasione della mostra veneziana ospitata nello scenario sontuoso di Palazzo Fortuny, presenta tele di grandi dimensioni insieme a sculture e altri lavori di piccolo formato, concepiti per l’occasione dall’artista romano. I dipinti rappresentano elementi architettonici e geometrici astratti che alludono a stati di indeterminatezza e di passaggio. Forme essenziali in cui l’oggetto fisico diventa un pretesto per valicare il confine tra luci e ombre, stabilendo un rapporto metafisico con lo spazio: qui l’architettura si dilata fino a scomparire in un’illusoria monocromia che avvolge e coinvolge lo spettatore, creando uno spazio straniante, una finestra per la percezione, un varco per la meditazione.