
Sergio Marinelli
Il libro documenta il periodo ottocentesco dell'arte veronese attraverso la storia della cultura figurativa locale. L'analisi delle opere pittoriche è preseduta da una descrizione del contesto politico ed economico: prima dell'età francese, tempo di guerra o di attesa di guerra, e poi dell'età austriaca, da sempre tacciata di oscurantismo ma madre della coscienza diffusa di "italianità". La più eloquente documentazione di tale contesto è costituita dal panorama artistico descritto dal libro, popolato di vicende e personaggi, a volte relegati al ruolo di minori, sebbene determinanti nella storia artistica della città.