
Antonio (don) Mazzi
Quando si parla di Don Mazzi, o meglio quando Don Mazzi parla, il solito lascia il posto all’insolito e all’affettuosa provocazione. Così, per ripensare al vero significato del Natale, si chiama in causa direttamente il suo protagonista, Gesù, e con lui gli altri personaggi del presepio, anche quelli di contorno come i pastori, le pecore, l’asinello. Il “pretaccio”, come ama definirsi lui per primo, in queste sue lettere a Gesù, riflette sul senso della famiglia, sul senso dei doni da insegnare a bambini e adulti, sul valore della condivisione, a partire dal consolante tepore della grotta di Betlemme.