
Giacomo Puntelli
Il secondo volume di una collana nata con l’obiettivo di rendere fruibili a tutti le riflessioni di Giammarco Puntelli, un professionista della divulgazione d’arte.
“Abbiamo percorso il labirinto non in tutte le sue strade ma in tante di queste per comprendere l’ipnosi dell’artista nel momento di una creazione spesso sottovalutata nella sua maledizione e nella sua estasi, mentre osserviamo il risultato finale di un’opera d’arte. Non abbiamo la pretesa di aver compreso tutto, ma siamo certi di aver capito che si nasce con il seme dell’arte nell’anima. L’arte è una missione. Tutto ciò che viene dopo è lavoro, lavoro, lavoro.” - Giammarco Puntelli
Al suo secondo libro, il critico d’arte Giammarco Puntelli – che trasforma le sue mostre in eventi interdisciplinari fra arte, lettere, scienza e psicologia – si reca a Madrid, al Prado, dove indaga le tele di Goya e studia l’ipnosi nell’atto della creazione tipica di alcuni artisti, la cui vita coincide con il labirinto dell’arte. Nascono così una serie di riflessioni su opere di drammatica presenza (da Rembrandt a Nunziante, da Goya a Calabria, ad Armodio, da Van Gogh a Menozzi, a Talani, da Basquiat a Borghi, da Alinari a Capitani, Chia e altri) cercando di uscire dal labirinto attraverso una conoscenza del codice genetico comune ai maestri. Il volume inizia con Margaret Keane e, attraverso un percorso che tocca artisti contemporanei e del passato, propone cinquanta testi critici con altrettante immagini di opere all’interno di un formato maneggevole, dal carattere divulgativo e di immediata leggibilità, con i testi collocati a sinistra e le opere a destra.