
Mario Meucci
Il volume tratta, in maniera aggiornata a tutt'oggi, le tematiche e le problematiche relative alla costituzione delle Rappresentanze sindacali in azienda, nella forma iniziale di RSA e nel successivo assetto di RSU, costituitesi a seguito dell'Accordo interconfederale del 20 dicembre 1993tra Confindustria e Intersind, da un lato, e CGIL, CISL, UIL, dall'altro. Passando in rassegna quasi 40 anni di giurisprudenza e riferendo le posizioni della dottrina, il libro si occupa, oltre che della costituzione degli organismi sindacali e di rappresentanza della base dei lavoratori nelle unità produttive - riconducibili all'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, nella modifica discendente dal referendum popolare del 1995 -, dei relativi diritti, prerogative ed agibilità conferiti dal Legislatore alle RSA e dalle Parti sociali in via pattizia alle subentrate RSU e ai loro dirigenti o componenti. Diritti ancora attuali che il legislatore codificò nel Titolo III della legge n. 300/70 (“Dell’attività sindacale”) e residualmente nel Titolo IV. L'autore non manca di evidenziare come il processo di sostituzione delle RSA con le RSU abbia purtroppo mancato, in buona parte, l'obiettivo che i sottoscrittori dell'accordo interconfederale del 20 dicembre 1993 si erano riproposti di conseguire. La concorrenzialità e gli antagonismi tra i promotori delle liste per l'elezione dei componenti della RSU da parte della base dei lavoratori dell'unità produttiva, sono purtroppo proseguiti e da ciò è disceso il nutrito contenzioso di cui viene dettagliatamente dato conto nel libro.