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SOLFERINO

La mia Babele

Marcello Fois

  • Listino: € 16.00
  • Data Uscita: 06/09/2022
  • EAN: 9788828209676

Una nascita rocambolesca, un battesimo in articulo mortis che gli regala almeno tre nomi, un’infanzia da predestinato alla gloria in quanto figlio unico, un difficile apprendistato da «sardoparlante» (per di più con gli occhiali) nella scuola di lingua italiana, una precoce lettura del Conte di Montecristo senza sapere cosa fosse un abate... La storia del protagonista di questo libro, che forse ne è anche l’autore, è segnata da un’incessante lotta con l’angelo, e l’angelo è il linguaggio. Inutile stupirsi se, dopo un breve e infelice passaggio a Medicina, la scelta sarà laurearsi in Italianistica, in una Bologna illuminata dalla predicazione laica di Ezio Raimondi, per poi diventare scrittore, per di più tradotto all’estero. Si aprono così le porte di una Babele popolata di esseri strani, i traduttori, il cui compito preciso sembra essere travisare ciò che scrivi, ma nel modo giusto: perché tradurre significa tradire, per far vivere il testo non solo in un’altra lingua ma in un’altra cultura. E il testo, si suppone, ringrazia; ma l’autore? La vita diventa letteratura, che a sua volta innerva la vita: accade nelle pagine di questo memoir letterario in cui si rincorrono ricordi d’infanzia e storia sociale, incontri e autoanalisi, avventure in terra italiana e straniera e riflessioni attraverso le lingue, non solo d’Europa. In un racconto che per esser vero non è tuttavia meno apocrifo, Marcello Fois conduce il lettore all’appuntamento più importante, quello con la parola giusta, capace di illuminare una pagina come una vita.

Proposto da Elisabetta Mondello al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«Un memoir intenso e autoironico che, fin dalle prime pagine, coinvolge il lettore in una riflessione profonda sulle parole e sulla scrittura. Sulla difficoltà a trovare una voce, un lessico, un modo per raccontare ciò che si sente e si vuole comunicare. Per tutti concretizzare un’emozione o un pensiero in una frase, cioè tradurre sé stessi in parole, è un percorso da costruire nel tempo. Ma per il protagonista dei primi capitoli del libro, il Fois bambino e poi adolescente cui la sorte, fin dalla nascita, sembra riservare non scorciatoie ma complicazioni, l’operazione di traduzione diviene più complessa: è «sardoparlante», cresciuto in una lingua madre forte. Per lui, la conquista delle parole per raccontarsi vuol dire anche apprendere una seconda lingua, l’italiano, acquisire un vocabolario, una struttura di pensiero, una sintassi. Popolato dai personaggi centrali nella vita di Fois e nel mondo della cultura e dell’editoria del secondo Novecento – Ezio Raimondi, Piero Gelli, Giulio Einaudi -, La mia Babele è un memoir brillante ma intenso che si fa romanzo di formazione e romanzo picaresco, attraversando i vari territori emozionali del lavoro letterario, dalla felicità per la conquista delle parole all’ansia per un loro possibile stravolgimento nelle traduzioni straniere, oggetto della seconda parte del libro, dedicata al mondo della post-scrittura.»