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EDIZIONI ABOCA

Il «De historia stirpium» di Leonhart Fuchs tra scienza e arte. Ediz. illustrata

Leonhart Fuchs

  • Genere: Generali
  • Listino: € 150.00
  • Collana: Antichi erbari
  • Data Uscita: 12/11/2020
  • Pagine: 992
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788898881222

Il De historia stirpium, uno dei testi di riferimento per la botanica medicinale del ’500. è opera di Leonhart Fuchs, uno dei padri della botanica rinascimentale.

È un capolavoro di scienza e arte che illustra le proprietà medicinali delle piante classiche e del Nuovo Mondo, che Aboca Edizioni presenta in riproduzione integrale a colori, corredato di un esaustivo commentario sugli aspetti tecnico-artistici del disegno e della stampa. Il De historia stirpium è redatto in lingua latina ed è costituito di 928 pagine che comprendono 517 splendide tavole xilografiche acquerellate. La descrizione delle 343 piante, presentate in ordine alfabetico, è condotta con nuovi criteri scientifici, che specificano nomenclature, aspetto morfologico, provenienza, ma soprattutto le vires, le “virtù curative”, con riferimento ai testi classici di Galeno e Ippocrate. Viene privilegiato, per la prima volta, l’aspetto integrale della pianta con radici, steli, foglie, fiori e frutti, al fine di consentirne una più sicura identificazione. Le tavole che arricchiscono l’opera segnano un importante passo in avanti nella fitografia e sono il frutto della stretta collaborazione tra gli artisti e l’Autore che, per onorarli, volle accanto al proprio i loro ritratti nelle pagine di introduzione.
L’esemplare originale, stampato a Basilea nel 1542, è conservato presso la Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum a Sansepolcro.

Il facsimile ad uso professionale di Aboca Edizioni è così composto:
• un prezioso cofanetto contenente la riproduzione facsimilare e il relativo commentario. Rivestito in tela marrone, è rifinito con decori in oro a caldo
• la riproduzione facsimilare consta di 928 pagine, di cui 517 illustrate
• ll piatto di copertina è rivestito in similpelle stampata in oro a caldo e impressioni a secco
• Il commentario è di 64 pagine, con coperta cartonata, rivestita in Imitlin con costola in tela. Contiene i contributi di Duilio Contin e Lucia Tomasi Tongiorgi.