
Tilmann Moser
Che cosa avviene dentro di noi nei primissimi anni di vita? Che significato ha il mondo quando ancora non siamo altro che un'alternanza di intensi impulsi e di desideri impetuosi, di eccitabile sensualità e angoscia vertiginosa, senza controllo né consapevolezza? Lo psicoanalista Tilmann Moser ha voluto imprestare la propria parola all'infante, attraverso un racconto del divenire uomo lucido e vibrante, dando conto dei processi interni che avvengono nell'ombra dei primissimi anni, quando il piccolo che ancora non è in possesso della parola si trova smarrito nel mezzo della selva psicologica e affettiva dell'esistere, alle prese con i rudimenti del piacere e della sofferenza. La complessa "grammatica dei sentimenti". In queste pagine sembra uscire a Moser il miracolo di fare una cosa sola della sapienza del poi, propria dell'adulto, e della sorgiva competenza del piccolo uomo. Una visione dall'interno. Un diretto prendere la parola del bambino per raccontarci il risveglio del corpo infantile.