
Sandro Parmiggiani
Nato nel 1935 in un sobborgo di Londra, assistente fotografo presso la Royal Air Force durante il servizio militare, McCullin dal 1964 al 1984 ha lavorato nei conflitti a Cipro, in Congo, Biafra, Vietnam, Cambogia, Bangladesh, El Salvador e in Medio Oriente, diventando uno dei più importanti fotografi di guerra della storia. Nell’intermezzo dei reportages di guerra, in un qualche modo passando da Goya a Dickens, ha scrutato con insistenza il suo paese, con la stessa vicinanza emotiva ed empatia. A fianco di questi paesaggi sociali che hanno ritmato il suo percorso di fotoreporter, McCullin, dalla fine degli anni Ottanta, fotografa la campagna inglese, a partire dai luoghi circostanti la sua casa nel Somerset. Questa monografia propone un viaggio attraverso il tempo che si apre nella seconda metà del Novecento attraverso le sue prime immagini dell’Inghilterra, prosegue a Berlino con la costruzione del Muro nel 1961. McCullin interviene sulla scena di conflitti sanguinosi (la guerra americana del Vietnam, l’Africa dopo la conquista dell’indipendenza in alcuni paesi, il Medio Oriente diviso) e poi si sofferma a guardare la bellezza tragica dei paesaggi inglesi. Le rive del Gange, la devastazione dell’Aids nell’Africa australe, le ultime tribù indonesiane dell’Irian Jaya, quelle della valle dell’Omo nel sud dell’Etiopia, e infine la memoria dell’impero romano attorno al bacino del Mediterraneo, completano questa eccezionale odissea fotografica iniziata mezzo secolo fa.