
Simonetta Coppa, Ede Palmieri
In occasione della celebrazione del quarto centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, il volume propone un confronto tra due straordinari dipinti di Giulio Cesare Procaccini, normalmente in deposito: San Carlo, il Cristo morto e un angelo e San Carlo in gloria. Due dipinti, così diversi e così toccanti, che offrono un’occasione di riflessione non tanto e non semplicemente sulla sua rappresentazione e sull’iconografia del Borromeo, ma sulla sua stessa figura, sulla portata che ebbe nello sviluppo delle arti figurative come strumento di comunicazione moderna, e sul valore della sua vita pastorale, che fu di esemplare condivisione con il popolo milanese delle quotidiane sofferenze, della pestilenza, della povertà. Attraverso le riflessioni offerte da questi due dipinti appare chiara soprattutto la modernità dell’azione di Carlo Borromeo, santo che usò la comunicazione come strumento per la diffusione della fede. E sicuramente tutto ciò potrà essere di grande insegnamento anche per la civiltà odierna.