
Nicola Gencarelli
Attraverso l’analisi di ausili inventati, personalizzati o adattati da persone con disabilità, insegnanti, famiglie, educatori e artigiani, il libro propone l’approccio Slow Tech di chi vuole essere autore e non solo consumatore di tecnologia. Contrapposto alla logica che identifica la disabilità con una diagnosi-destino e che vincola la scelta di ausili e mediatori alla prescrizione tecnica degli esperti, il modello Slow Tech si basa sulla fabbricazione cooperativa, sulla contaminazione delle competenze, sul dialogo con le circostanze e sul valore del non sapere in tutti i particolari, al momento di cominciare un lavoro, che cosa ne verrà fuori.