
Luigi Cavadini
Il volume presenta ai lettori la raccolta dei disegni di Antonio Sant’Elia conservati presso le collezioni civiche di Como, che costituiscono oltre la metà della sua produzione. Lo studio, inedito, consente di approfondire la figura del celebre architetto futurista, che, nonostante la prematura scomparsa in guerra e la conseguente mancata realizzazione della maggior parte dei suoi progetti, tanto ha infiammato la fantasia delle generazioni successive. Il catalogo muove dalle esercitazioni accademiche e dai primi progetti – dai quali emerge già una concezione eversiva rispetto al repertorio architettonico tradizionale – per proseguire con la serie di studi ispirati ai principi della cosiddetta Nuova architettura, poi promulgati nel “Manifesto dell’Architettura futurista” edito nel 1914: si tratta di disegni che tracciano il profetico panorama di una megalopoli futuribile in cui, governati dall’energia elettrica, si muovono dovunque veicoli su strade a più livelli, fra palazzi gradonati ai quali si accede mediante ascensori esterni. È il trionfo di una vagheggiata città del Duemila “simile a un immenso cantiere, agile, mobile, dinamico” con case “simili a macchine gigantesche”.