
Giuseppe Sala
A trent’anni dalla scomparsa di Angelo Gritti (1907-1975), il volume accompagna l’esposizione allestita al museo Bernareggi di Bergamo che ricorda la sua produzione di sculture e arredi sacri in legno, nel solco di una tradizione artigiana che, avviata dal padre intagliatore, ha visto poi coinvolti il figlio e il nipote di Angelo. Il catalogo delle opere è accompagnato da un testo critico di Maria Cristina Rodeschini Galati, da un’intervista di Simone Facchinetti al nipote Eugenio Gritti e da una biografia compilata da Marta Maffeis, che ripercorre la formazione nella bottega paterna, la frequentazione della scuola d’arte applicata dell’industria Fantoni di Bergamo e dei corsi serali al Castello Sforzesco, la profonda amicizia con Giacomo Manzù e con Arturo Martini – destinata a influire anche sul piano professionale – e le numerose mostre cui ha partecipato dal dopoguerra in poi.