Adolfo Wildt. L'ultimo simbolista

Un omaggio al grande scultore italiano virtuoso del marmo, visionario interprete delle emozioni e delle aspirazioni umane. Vicino al movimento Liberty e al Simbolismo, Adolfo Wildt (1868-1931) ha saputo elaborare un originale linguaggio in cui l’espressionismo si mescola con reminiscenze di arte antica, gotica e rinascimentale, in un equilibrio inedito tra la potenza espressiva del modello e la grazia di motivi puramente decorativi. Estraneo al mondo delle avanguardie, Wildt conobbe un successo di critica controverso, sia per via dei soggetti talvolta oscuri delle sue opere, sia per alcune sue scelte formali considerate eccentriche. Dopo la sua morte fu infatti vittima di una condanna all’oblio decretata dalla critica, che non condivideva la sua poetica e il suo stesso concetto di scultura, e dalla cultura del secondo dopoguerra, che lo accusava erroneamente di essere stato un artista di regime. Pubblicata in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna di Milano e i Musées d’Orsay et de l’Orangerie in occasione della straordinaria retrospettiva milanese, la monografia ripercorre la vita e l’opera di Wildt attraverso un’ampia selezione di sculture in marmo, bronzo e gesso, disegni originali, fotografie d’epoca e opere di confronto. Il volume presenta i saggi di Guy Cogeval (Alcuni buoni motivi per amare Adolfo Wildt), Paola Zatti (“Milano città d’oro e di ferro”. Adolfo Wildt nella sua città), Ophélie Ferlier (Adolfo Wildt, il poeta del chiaroscuro), Beatrice Avanzi (Un’arte “inesorabile e perfetta”. Wildt e il Novecento italiano), Fernando Mazzocca (“Artista senza pace e senza bellezza”. Il dibattito critico su Wildt in vita), Alessandro Oldani (La Trilogia di Wildt, fortuna e sfortuna di una scultura), Alessandra Tiddia (L’arcaismo sottile e dorato dei disegni di Wildt), Luca Massimo Barbero (Wildt un magistero ideale: Fausto Melotti e Lucio Fontana). Seguono le schede di catalogo, i riferimenti biografici, la lista delle opere esposte durante la vita di Wildt, la lista generale delle esposizioni, la bibliografia, l’indice delle opere e l’indice dei nomi.