Tecnofeudalesimo. Cosa ha ucciso il capitalismo

Nessuno si è accorto di quando il capitalismo è stato… sostituito. Forse eravamo troppo distratti dalla pandemia, dalle varie crisi finanziarie senza fine, o da tutti quei gatti che suscitano tenerezza su TikTok. Ciò nonostante, sotto la loro copertura, un nuovo sistema ancora più sfruttatore si è impossessato del controllo su di noi: il cosiddetto tecnofeudalesimo. Partendo da storie relative alla mitologia greca o alla cultura pop, da Omero a Mad Men, Varoufakis spiega le cause di questa trasformazione radicale e la loro importanza per capire il presente. Dimostra che le fondamenta sulle quali è stato costruito il capitalismo – il profitto e il mercato – non sono più protagoniste. Con l’atteggiamento ormai tipico del “clicca e scrolla”, abbiamo permesso a un nuovo mostro di imporsi; la capitale delle nuvole, nata dalla cosiddetta grande tecnologia e dalle banche centralizzate, sta alla base del regime tecnofeudale. Una volta concepita l’enormità di questo cambiamento, i puzzle cruciali dei nostri tempi svaniscono, che si tratti della illusoria rivoluzione ambientale, della nuova guerra fredda tra Cina e Stati Uniti, oppure del modo nel quale il conflitto in Ucraina stia minacciando la globalizzazione. Ciò spiega la ragione per la quale la cripto-tecnologia non è diventata altro che una falsa promessa e la cosiddetta democrazia sociale è ormai impossibile da conseguire. Armandoci del necessario per capire questo nuovo potere predominante, Tecnofeudalesimo risponde alla domanda urgente di come e con cosa quest’ultimo possa essere sostituito, in modo tale da farci ritrovare la nostra autonomia e forse, con un po’ di fortuna, anche la nostra libertà.