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CARBONIO

Specchio delle mie brame. Pregi e difetti del narcisismo

Simon Blackburn

  • Genere: Filosofia
  • Listino: € 16.50
  • Collana: Zolle
  • Data Uscita: 05/09/2019
  • Pagine: 198
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788899970314

Arguta analisi che parte dai miti del passato.

«Una dissertazione elegante e rigorosa, in cui Blackburn contrappone la sana soggettività alle smanie del narcisismo, sottolineando che il rispetto di se stessi è alla base del rispetto per gli altri»Literary Review

«Un saggio ben scritto, divertente e ricco di splendide intuizioni. Blackburn ci offre un magnifico ritratto psicologico dei nostri leader, senza dubbio affetti da narcisismo»The Independent

«Uno dei migliori divulgatori di filosofia»The Economist

«“Perché voi valete”… Non che prima fossi ignaro della vanità degli esseri umani, o di quella degli umani desideri. Ma c’era qualcosa di particolarmente sfacciato nello slogan sbandierato da L’Oréal, e io ho sentito il bisogno di affrontarlo e di capirlo. Era come uno spiraglio su un mondo più buio, più malvagio.»

Sicuri di sé, compiaciuti, perennemente affascinati dal proprio riflesso nell'acqua. Armati di smartphone e ansiosi di scattare l'ennesimo selfie per rendersi protagonisti della scena. Le forme che può assumere il narcisismo sono tante, fino a renderci innegabilmente odiosi. Ma il narcisismo è sempre un deplorabile nemico? Non sempre, risponde il filosofo Simon Blackburn. E con un'arguta analisi che parte dai miti del passato, attraversa le epoche storiche, filosofiche e letterarie e arriva fino agli slogan pubblicitari di oggi, attingendo alla sapienza di Aristotele, Cicerone, Erasmo, Rousseau, Adam Smith, Kant e Iris Murdoch, Blackburn offre un'esplorazione a tutto tondo delle tante, variegate e a volte singolari forme che può assumere l'amor proprio. Tuttavia, sostiene Blackburn, se l'egoismo è un male da combattere, non lo è invece la cura dell'io: guardarsi allo specchio e magari ammettere di non poter resistere a certe pulsioni è segno di grande sincerità verso se stessi. Quale essere umano, infatti, non ha mai desiderato ricevere delle lodi? E chi di noi, nel soffrire o gioire per gli altri, riesce a dimenticare completamente se stesso?