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STUDIO TESI

Mitologia delle piante inebrianti

Giorgio Samorini

  • Genere: Generali
  • Listino: € 15.00
  • Collana: Biblioteca contemporanea
  • Data Uscita: 28/01/2016
  • Pagine: 208
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788876926112

Le piante inebrianti sono state ovunque considerate un dono che le divinità fecero agli uomini per permettere la comunicazione con la sfera divina, con il mondo degli spiriti o degli antenati. Questa credenza ha portato all'elaborazione del mito d'origine della pianta inebriante, che spiega, motiva, e continuamente fonda la sua esistenza e il suo rapporto causale con l'uomo; un mito più o meno elaborato, a volte ben preservatosi nelle cosmogonie e nelle antropogonie delle popolazioni tradizionali, in altri casi rintracciabile in un racconto, una novella o un semplice aneddoto, come forma residuale folklórica degli antichi miti. In questo saggio sono raccolti e spiegati i racconti mitologici delle più disparate fonti vegetali inebrianti: dagli stimolanti quali caffè, tè, tabacco, coca, ai narcotici e sedativi come le bevande alcoliche e il papavero da oppio, alle fonti visionarie e allucinogene quali canapa, peyote, mandragora, ayahuasca, funghi. Con un'osservazione che spazia fra le culture umane attuali e del passato, riemergono le origini siderali della vite, il parto vegetale della prima donna di questo mondo (ayahuasca), i miti che vedono nascere piante inebrianti nel luogo di amplessi umani (tabacco) o divini (kava), o incestuosi (coca), passando per quelli che lo vedono originare dalla tomba di donne morte ingiustamente (papavero) o per mal d'amore (betel), o che originano per volontà divina come fattore salvifico tribale (peyote, iboga).