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EDIZIONI ETS

La polis di Turi. Storia di un esperimento politico in Magna Grecia

Serena Andrea Brioschi

  • Listino: € 30.00
  • Data Uscita: 12/01/2023
  • EAN: 9788846764041

Il presente lavoro indaga la storia della colonia ateniese di Turi, fondata in Magna Grecia nel 444 a.C. sulle rovine di Sibari e di quello che, di questa polis, era sopravvissuto dopo la clamorosa sconfitta subìta ad opera di Crotone nel 510 a.C. L’A., prima di concentrarsi sugli eventi che coinvolsero la (nea) polis – dalla sua nascita fino al suo assorbimento nell’orbita di Roma –, analizza sia la realtà di ‘arrivo’ dei coloni (Sibari, la costituzione del suo ‘impero’, le altre colonie greche dell’area, l’interazione con le popolazioni locali), sia il contesto di ‘partenza’: dalla politica espansionistica adottata dall’Atene periclea al dibattito filosofico-culturale che influenzò la progettazione politica e urbanistica di Turi. Il disegno di Pericle e della sua équipe contribuì, infatti, a diffondere e a perpetuare un’immagine della fondazione come una città-modello, in grado di funzionare efficacemente e di garantire l’armonia tra i cittadini. Ma una polis ‘ideale’ Turi lo fu solo nella propaganda dei suoi promotori: nel giro di pochi anni l’instabilità iniziò a segnare profondamente la vita della città, e l’esperimento politico-urbanistico poté dirsi un fallimento in piena regola.


Serena A. Brioschi si è laureata nel 2010 in Antichità Classiche e Orientali presso l’Università di Pavia; nel 2012 ha conseguito la prima Laurea Magistrale in Filologia, Storia e Letteratura dell’Antichità presso lo stesso ateneo, dove in seguito (2018) ha integrato il suo percorso di studi con una Laurea Magistrale in Lettere Classiche.
È Dottoressa di Ricerca in Storia, titolo ottenuto in co-tutela tra gli atenei di Pavia e Strasburgo (2017). È stata Assegnista di Ricerca (Storia Greca) presso la sezione di Scienze dell’Antichità dell’Università di Pavia. Qui – in qualità di Cultrice della Materia – collabora con i docenti di Storia Antica e continua ad occuparsi, oltre che dell’Occidente greco e della politica espansionistica dell’Atene classica, di nuove metodologie per lo studio e la trasmissione dell’antico (Digital Humanities).