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ADELPHI EDIZIONI

Yoga

Emmanuel Carrere

  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Listino: € 20.00
  • Collana: Fabula
  • Data Uscita: 24/05/2021
  • Pagine: 312
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788845935756

Ancora una volta Emmanuel Carrère riesce ad ammaliarci, con la «favolosa fluidità» della sua prosa («Le Monde») e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che è soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori.

«Più che un libro sullo yoga, questo è un libro attraverso lo yoga, in cui lo scrittore racconta, con la sua penna fluida e geniale, la resistenza quotidiana nel convivere con i propri demoni. E con questo suo narrarsi in modo autentico, passando con disinvoltura da frasi più estatiche e spirituali a toni ironici e fraterni, riesce a parlare di tutti e a tutti, insegnando a non vergognarsi delle proprie miserie.» – Lara Centamori per Maremosso

«Carrère costruisce con "Yoga" uno strumento interpretativo di come poi la depressione si venga a mostrare, inizialmente sottotraccia e poi, man mano, sempre più in maniera visibile.» – Luca Romano, Huffpost

La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos’è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell’attentato a «Charlie Hebdo»; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l’ospedale psichiatrico di Parigi; del sorriso di Martha Argerich mentre suona la polacca Eroica di Chopin e di un soggiorno a Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall’Afghanistan; di un’americana la cui sorella schizofrenica è scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito – per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all’amore.