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NERI POZZA

L'ultimo movimento

Robert Seethaler

  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Listino: € 16.00
  • Collana: Bloom
  • Data Uscita: 14/10/2021
  • Pagine: 144
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788854522299

Uno struggente romanzo sulla vita del compositore e direttore d'orchestra austriaco Gustav Mahler, dalla penna di uno dei più raffinati autori contemporanei.

«Fino all’ultima frase un romanzo fantastico». - Die Tageszeitung

«Elegiaco, poetico ma senza sentimentalismi. Un vero regalo». - Welt am Sonntag

«La lingua di Seethaler è qualcosa di speciale». - Der Spiegel

Gustav Mahler si trova a bordo di una nave che lo riporterà da New York all’Europa. Mahler è famoso in tutto il mondo, è all’apice del successo, la folla lo adora, ma fisicamente è un uomo finito: la malattia lo sta consumando. E mentre un giovane mozzo lo accudisce, gli porta il tè e le coperte e si prende cura di lui, Mahler ripensa alla sua vita, alla figlia Maria, morta da bambina, al suo grande amore, Alma, che lo ha tradito, e all’altra figlia Anna, che è sottocoperta con Alma. È il suo ultimo viaggio. Sa che sta morendo, che ha perso l’amore di sua moglie e che la vita continuerà senza di lui. Struggente e malinconico, ma anche intenso e poetico, L’ultimo movimento è il ritratto di un grande artista, dal carattere non facile, che compie un doloroso ma inevitabile bilancio di quella che è stata la sua esistenza.

COME COMINCIA
A capo chino, il corpo avvolto in una calda coperta di lana, Gustav Mahler sedeva in una parte a lui riservata del ponte di passeggio dell’Amerika, aspettando il mozzo. L’oceano era una distesa grigia e inerte nella luce mattutina. Non si vedeva niente tranne i fuchi di mare, che galleggiavano in superficie in isolotti viscosi, e un bagliore piuttosto strano all’orizzonte che però, come gli aveva assicurato il capitano, non significava assolutamente nulla. Era seduto su una cassa d’acciaio, con la schiena appoggiata alla parete di un container, e avvertiva sotto di sé il martellare cupo e regolare dei motori della nave. Sulla cassa c’era un rotolo di gomena, da cui spuntava un gancio di ferro. Il gancio era arrugginito in punta, la gomena sfilacciata e nera di grasso. Gli avevano raccontato del profumo dell’oceano, ma lui non lo sentiva. Là fuori c’era solo l’odore dell’acciaio, del lubrificante per le macchine e del vento, che arrivava da nord e sembrava non girare mai. A Mahler piaceva il vento. Aveva l’impressione che gli spazzasse via i pensieri futili dalla testa.