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San Valentino nel segno di Passigli: una settimana di poesie d’amore

13 febbraio 2019 | cristina
San Valentino nel segno di Passigli: una settimana di poesie d’amore

#VersoSanValentino: ecco tutte le poesie d’amore che abbiamo selezionato per voi dal catalogo di Passigli

È febbraio, l’amore è nell’aria, si intravedono i primi sprazzi di primavera qua e là. Noi, dalla scorsa settimana, per creare la giusta atmosfera, vi stiamo accompagnando fino al giorno di San Valentino con una poesia al giorno sulla nostra pagina Facebook, usando l’hashtag #VersoSanValentino.

Poesie tratte, naturalmente, dai tanti capolavori intramontabili pubblicati da Passigli Editori negli anni, i canzonieri dei più grandi poeti del ‘900, da Pablo Neruda a Fernando Pessoa, passando per García Lorca, Marina Cvetaeva, Aleksandr Blok, William Butler Yeats e Konstantinos Kavafis. 

Ecco, quindi, alla vigilia del giorno tradizionalmente dedicato agli innamorati, il riassunto della settimana di poesie d’amore trascorsa insieme, sperando di aver contribuito, nel nostro piccolo, a emozionarvi e ispirarvi. Perché la poesia può ancora essere una forma espressiva contemporanea e attuale, in grado di penetrare in profondità nell’animo umano.

Più sotto potete leggere i testi che abbiamo scelto da una proposta di quattordici titoli di poesia amorosa che Passigli ha selezionato dal suo catalogo per San Valentino. Ecco la lista completa dei volumi di poesia d’amore Passigli . QUI, invece, trovate altri consigli su libri da leggere o regalare. Buon San Valentino!

Il fiore che sei, non quello che dai, voglio.
Perché mi neghi quel che non ti chiedo?
C’è tempo per negare
Dopo di aver dato.
Fiore, siimi fiore! Se ti coglie avaro
La mano dell’infausta sfinge, tu perenne
Ombra errerai assurda,
Cercando quel che non desti.

Fernando Pessoa, Poesie d’amore di Ricardo Reis, Passigli

 

Io sono pagina per la tua pagina.
Ti accolgo tutto. Sono pagina bianca.
Io sono scrigno per la tua ricchezza:
so come apprezzarla e impreziosirla.

Io sono campagna, terra fresca.
Tu mi investi – raggio e pioggerella.
Tu –Signore e Sovrano, e io –
umida zolla e pagina bianca!

10 luglio 1918

Marina Cvetaeva, Scusate l’amore, Passigli

Sotto il pioppo, amante,
sotto il pioppo, no.

Sotto il platano, sì,
sotto il platano bianco e verde.

Tu sei la foglia bianca,
io quella di smeraldo.

Rafael Alberti, Poesie d’amore, Passigli

Spegni i miei occhi: io ti vedrò lo stesso,
sigilla le mie orecchie: io potrò udirti,
e senza piedi camminare verso te
e senza bocca tornare a invocarti.
Spezza le mie braccia e io ti stringerò
con il mio cuore che si è fatto mano,
arresta i battiti del cuore, sarà il cervello
a pulsare e se lo getti in fiamme
io ti porterò nel flusso del mio sangue

Rainer Maria Rilke, Poesie d’amore, Passigli

NON TOCCARE

«Non toccare – vernice fresca».
Ma all’anima non gliene importa,
e la memoria si è macchiata di polpacci e guance,
di mani, di labbra, di sguardi.

Non c’è fortuna o sciagura
che abbia amato più di te,
perché il globo terrestre intristito
con te – torna a essere paradiso.

Tenebra mia, mia amica, ti giuro
che tornerà un giorno ad abbagliare
più di un’allucinazione o un abat-jour,
più di una benda bianca sulla fronte!

Boris Pasternak, Anch’io ho conosciuto l’amore, Passigli

O palpebre di pallide nubi, occhi velati di sogno,
i poeti che faticano ogni giorno
a comporre in versi una bellezza perfetta
si abbattono allo sguardo di una donna
e all’impassibile nidiata dei cieli:
così il mio cuore s’inchina, quando la rugiada
stila sonno, affinché Dio non bruci il tempo,
prima delle stelle impassibili e di te.

William Butler Yeats, La rosa del mondo, Passigli

Non volli lacci. Andai senza riguardi.
Ai piaceri, quelli reali
e quelli che turbinavano nella mia mente
andai nella notte lucente.
E mi dissetai con i vini più gagliardi,
quelli che bevono gli arditi del piacere.

Konstantinos Kavafis, Poesie d’amore, Passigli

Stavamo insieme, questo io ricordo…
Notte agitata, il suono di un violino…
Tu che a quei tempi eri mia,
tu che ogni ora ti facevi più bella…
Tra il sommesso sussurro delle corde,
tra il segreto sorriso femminile,
supplicavo le labbra di un bacio,
solcavano il cuore le corde del violino…

Aleksandr Blok, Amo tanto il tuo nome delicato, Passigli